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E’ tempo di Novello

Già dal 30 ottobre si trova sugli scaffali il vino giovane della vendemmia 2017. Nato alla fine degli anni ’70 ha avuto uno straordinario sviluppo nei primi anni 2000, con 17 milioni di bottiglie prodotte, poi l’inarrestabile declino. Quest’anno come andrà?

 

C’era una volta il fenomeno Novello, adesso non c’è più! Lo scorso anno con 2 milioni di bottiglie prodotte ha toccato il minimo storico, mentre non si conosce la produzione di quest’anno. Eppure il novello è stato il protagonista del nuovo millennio con una produzione che ha sfiorato 17 milioni di bottiglie nei primi anni 2000.

 

Quali colpe ha avuto? Probabilmente l’anatema lanciato da Luigi Veronelli è stato determinante o, quantomeno, premonitore della fine di questo vino. “Senza vigna se non addirittura senza vino”, lo ha definito Veronelli, poiché il novello in Italia non è mai stato legato a un determinato territorio.

 

Grazie a questo vino dai profumi ammalianti e beverino, un buon numero di persone si è avvicinato al vino. Del resto non tutti siamo esperti sommelier o degustatori in grado di valutare le caratteristiche organolettiche del vino, ma ciò non toglie che ci piace berlo.

 

Ai produttori poi gli ha permesso di battere subito cassa, con l’immissione anticipata del prodotto sul mercato e, infine, attorno al novello si erano create una serie di iniziative di promozione del tutto originali che quest’anno sembrano essere riscoperte.

 

Dal 2012 la menzione tradizionale “Novello” è riservata ai vini Dop e Igp tranquilli e frizzanti; il processo di fermentazione con macerazione carbonica dell’uva intera deve riguardare almeno il 40 per cento del vino (in precedenza era il 30); deve essere ottenuto interamente con prodotto della stessa annata, il periodo di vinificazione non può essere inferiore a 10 giorni e l’immissione al consumo è anticipata al 30 ottobre di ogni anno.

 

Sono convinto che questo vino abbia in sé le caratteristiche per avvicinare al nettare di bacco le nuove generazioni, grazie ai suoi profumi avvolgenti e al gusto morbido. Magari in occasione delle prossime festività, proviamo a sceglierlo a tavola e a regalarlo, chissà che non riusciremo a recuperare estimatori!

 

 

Piero Rotolo

p.rotolo@egnews.it

 

 

 


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Piero Rotolo

Direttore Responsabile vive a Castellammare del Golfo Trapani

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