Notizie Italiane

Disciplinari da aggiornare

Disciplinari da aggiornare. I disciplinari dei vari consorzi di tutela spesso hanno necessità di essere “aggiornati” perché i ritmi con cui le filiere produttive si evolvono e le esigenze di mercato, rendono necessari degli adattamenti.
Sono soprattutto questi i due fattori che determinano la necessità di intervenire con una certa frequenza sui disciplinari, non nella parte sostanziale del legame con il territorio o della tecnica di produzione ma in aspetti minori comunque normati.
Occorre, quindi, snellire i tempi per la registrazione delle modifiche ai disciplinari dei consorzi di tutela almeno per le modifiche minori.
Su questo si è basato l’intervento fatto Cesare Baldrighi, presidente dell’Associazione Formaggi Italiani DOP e IGP, intervenendo a Roma all’incontro dell’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche dove ha parlato di disciplinari.

“I ritmi con cui le filiere produttive si evolvono e ci sono nuove esigenze di mercato – ha detto Andrea Righini, direttore del Consorzio di Tutela Pecorino Toscano DOP – Non possono esserci due velocità tra chi produce, nel rispetto delle regole dei disciplinari e chi queste regole è chiamato a controllarle e ratificarle, anche nelle fasi di cambiamento. É fondamentale, nell’interesse di tutti, sincronizzare questi tempi per abbattere i costi, garantire la funzione di tutela di qualità dei disciplinari, valorizzare il patrimonio di qualità rappresentato dalle DOP e dalle IGP. Imbrigliare queste produzioni, con tutto ciò che esse rappresentano per l’economia e per i territori di riferimento, nelle maglie della burocrazia sarebbe un danno per i produttori, i consumatori e, in generale, per tutto il sistema delle eccellenze agroalimentari”.

Si torna quindi a puntare il dito sulla burocrazia che in tutti i settori e specialmente quello agro alimentare, con la sua lentezza e mancanza di adeguatamente mette in crisi il lavoro di tutti i giorni e impedisce alle aziende che opera nel nostro paese si essere competitive sul mercato. In un paese dove il prodotto alimentare rappresenta una delle voci economicamente più importanti e capace, insieme a quello turistico, di risollevare le sorti del paese è necessario che la politica imponga un cambiamento di indirizzo.

Roberta Capanni


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio