Notizie Italiane

Aumentano le aziende agricole: requisiti e obblighi per avviarne una

Con oltre 30 miliardi di euro, l’Italia, nel 2016, è il primo paese Ue per livello di valore aggiunto in agricoltura. Il trend individuato dall’Istat conferma i dati positivi sulla crescita del settore agroturistico italiano.

Degno di nota è il fatto che quasi il 40% delle nuove aziende agricole avviate nel 2016 nascono dall’imprenditoria femminile.
La riscoperta del potenziale economico associato alla produzione agricola è ormai evidente, anche se molto ancora si potrebbe fare per ottimizzare e favorire lo sviluppo di uno dei comparti produttivi più importanti del Paese.

Tuttavia, in un periodo di forte allarme per la sicurezza alimentare occorre chiedersi quali protocolli e quali obblighi serve rispettare per garantire la corretta gestione ed il controllo dei rischi su tutta la filiera.
L’azienda agricola, produttrice di beni alimentari primari, rappresenta il primo anello della catena; è forse il più sensibile in termini di igiene e sicurezza alimentare, nonché uno dei più controllati e sopposti ad ispezione sanitaria.
Chi dunque vuole avviare o continuare a gestire al meglio un’impresa agricola deve attenersi a obblighi definiti dalla legge. 
Scopriamo quali nel dettaglio.

• Rifarsi alla normativa vigente verificando caratteristiche e requisiti che deve avere la figura dell’imprenditore agricolo.
Secondo il D.lgs. 228/2011: “E’ imprenditore agricolo chi esercita un’attività diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, all’allevamento del bestiame e attività connesse […] si reputano connesse le attività dirette alla trasformazione o all’alienazione dei prodotti agricoli, quando rientrano nell’esercizio normale dell’agricoltura.”

Esso può essere:
-
Imprenditore Agricolo Semplice: che svolge attività agricola essenziale (v. sotto), anche in maniera saltuaria e non professionalizzata.
Imprenditore Agricolo Professionale (IAP): colui che, in possesso di adeguate conoscenze professionali dedica all’attività agricolo almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo ricavandone almeno il 50% del proprio reddito.
Coltivatore Diretto (CD): coloro che possono dimostrare di impegnare almeno i due terzi del proprio tempo lavorativo alla coltivazione diretta e manuale dei terreni di cui dispongono (almeno 1.500 ore annue) e di trarre dall’attività agricola almeno i due terzi del proprio reddito. Dimostrando in aggiunta di possedere anche con contratto di comodato o di affitto almeno 10.000 m² di terreno e di avere i mezzi per lavorarlo.

Sempre in virtù del decreto sopra citato si hanno due possibilità di coltivazione per restare all’interno delle competenze dell’imprenditore agricolo:
attività agricole essenziali: sfruttamento della produttività naturale della terra, incluso l’utilizzo di macchinari e attrezzi industriali (coltivazione del fondo, allevamento bestiame e zootecnica e selvicoltura).
– attività agricole per connessione: tra queste rientrano manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti ottenuti prevalentemente da un’attività agricola essenziale, inclusa la fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata, comprese quelle di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale e le attività agrituristiche. Attività che, essendo comunque a sfondo commerciale, devono necessariamente essere connesse ad almeno una delle tre attività agricole essenziali sopra descritte.

• Ottemperare agli obblighi:
- previdenziali 
- di stipula dei contratti di lavoro agricolo
- di effettuare denuncia trimestrale INPS
- di gestione posizioni INAIL.

• Seguire correttamente la gestione amministrativa e finanziaria/economica dell’azienda agricola: 
- tassazione redditi
- Partita Iva
- Irap


• Ottemperare agli obblighi per la sicurezza, attuando: 
- Misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro, tramite nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS), dell’Addetto alla gestione delle emergenze, del medico competente.
- Redazione del Documento della sicurezza, contenente le misure per eliminare, ridurre, preventivare e controllare le criticità che conducono ad infortunio.
- Corretto utilizzo di prodotti fitosanitari e fertilizzanti

• Ottemperare agli obblighi per l’igiene e la salute, tramite l’osservazione delle direttive 93/43/CE e 96/3/CE concernenti l’igiene e sicurezza dei prodotti alimentari, che prescrivono l’obbligo specifico di:
- Redigere il Manuale Haccp, contenente le prescrizioni da rispettare e mettere in atto riguardo la corretta gestione dei prodotti alimentari. Altro obbligo inerente il Manuale è quello di compilare le schede di autocontrollo haccp in esso inserite.
Formare il personale dipendente riguardo norme e protocolli Haccp, assicurandosi che ogni impiegato abbia conseguito attestazione Haccp.
- Provvedere alla rintracciabilità dei prodotti.

 

• Ottemperare agli obblighi ambientali, quali:
– Approntare azioni di tutela della natura attraverso la promozione di attività lavorative ecocompatibili.
– Corretto smaltimento dei rifiuti, ai sensi del Dlgs 22/97

– Rispetto dei beni ambientali, culturali e del paesaggio, come indicato nelle leggi 137/2002 e 352/97.

Riscoprire il valore economico, ma pure sociale e culturale, del comparto agricolo è azione in voga negli ultimi anni. La farraginosa burocrazia, con i suoi obblighi e adempimenti, se da un lato ostacola e non facilita l’apertura di nuove attività, dall’altro garantisce il controllo e la verifica costanti del sistema produttivo alimentare su tutta la filiera, dal produttore al consumatore.
P I


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Redazione

Club olio vino peperoncino editore ha messo on line il giornale quotidiano gestito interamente da giornalisti dell’enogastronomia. EGNEWS significa infatti enogastronomia news. La passione, la voglia di raccontare e di divertirsi ha spinto i giornalisti di varie testate a sposare anche questo progetto, con l’obiettivo di far conoscere la bella realtà italiana.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio