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Altro balzello dalla UE, che bella idea i sacchetti a pagamento

Quelle teste che ci governano/dominano da Bruxelles hanno vomitato un’altra delle loro belle idee, imponendole alle Nazioni della UE, e l’Italia l’ha subito applicata.

Il provvedimento è contenuto nelle pieghe dell’imponente legge (***) di bilancio del Governo, passata alle Camere solo perché blindata con l’ennesima imposizione della “fiducia”, ove – al posto dei tagli dei vitalizi o al vincolo di mandato – è incluso l’impegno a vietare i coton fioc non biodegradabili (… allora si potranno gettare nel water?)

Chi è andato a fare la spesa negli ultimi giorni del 2017 ha trovato cartelli con l’informazione ai clienti che dall’1 gennaio 2018 i sacchetti trasparenti di plastica per pesare verdura e frutta saranno a pagamento, da 1 a 5 centesimi l’uno.

Multe salatissime per gli esercenti che non ottempereranno alla nuova norma: da 2.500 euro a 25 mila e addirittura 100mila euro se la violazione riguarda quantitativi ingenti o se il valore delle buste fuori legge è superiore al 10 per cento del fatturato del trasgressore. Da ridere per non piangere: anche questa incombenza agli organi ispettivi e giudiziari? E a quale costo per i contribuenti? Doppia beffa.

Ma noi Italiani siamo la patria del detto “fatta la legge, trovato l’inganno”, e infatti esiste l’escamotage: prendiamo un sacchetto di plastica del marcato, pesiamo separatamente le zucchine, le mele, le cipolle, il gambo di sedano, il baro di salata, e quant’altro non già confezionato di suo, e incolliamo sulla singola busta tante etichette quante sono le merci pesate, così in cassa paghiamo 1 solo sacchetto.

Oppure ci dovremmo aspettare che i negozianti rispolverino gli antichi cartocci di carta?
Fino a che dalla UE non arrivi una regolamentazione sulla carta per alimenti…

Maura Sacher

(**) Rettifica: è contenuto nelle “Disposizioni urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno” approvate il 3 agosto 2017.


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