Stile e Società

Vivi e lascia vivere

È una perla di saggezza per la buona convivenza tra persone con stili di vita e di pensiero diversi.

Vegetariani, vegani, astemi, perché ci leggono?

Siamo una testata giornalistica libera, senza padroni con giogo politico, offriamo la nostra volontaria collaborazione professionale con passione, perché crediamo che questo strumento arrivi in tutte le direzioni geografiche e sociali e sia letto da chi versa fiducia nelle informazioni contenute nelle pagine di questo giornale.

Nel nostro piccolo, che tanto piccolo non è, visto che ci leggono in remote regioni del Globo, informiamo acriticamente, senza pretesa di formare una “opinione pubblica”, ma pure trasmettiamo le nostre emozioni sulle tematiche affrontate, perché nessuno ci ha “ingessato” né ci vuole ingessati.
Certo, forse, questa è una testata sui generis, e noi ci troviamo comodi probabilmente perché siamo noi stessi giornalisti sui generis.

Se non pieghiamo le notizie a conforto degli operatori dei settori di competenza del magazine né a gusto dello sconosciuto fruitore e ci mettiamo del nostro, è anche un modo per differenziarci da tante altre testate, cartacee ed on-line. Presentarci in questa veste è un vanto per chi collabora, è un respirare aria pura. Con tanta gratitudine per la proprietà editoriale che crede nel nostro equilibrio intellettuale!

Abbiamo tratto più volte temi scottanti, spesso infilando opinioni personali che nessuno finora ha mai criticato. C’è qualcosa che non va nel sistema democratico della libera opinione (oltre che della libera espressione, riconosciuta dalla Costituzione), se sorgono polemiche per una parola.

“Vivi e lascia vivere” è quello che anche io obietto a chi fa subdole allusioni vivi e lascia viveresui miei gusti, specie se l’intento è quello di colpevolizzarmi perché non seguo orientamenti altrui in particolare nel campo alimentare (e sul fumo e sulle pellicce con cui mi copro d’inverno), mal sopporto il disprezzo in fin dei conti di una minoranza che pretende di imporsi.

Ognuno nella conduzione della propria esistenza è libero di gestirsi come crede sia giusto per lui e io ritengo non sia opportuno modificare i comportamenti solo per mettersi in linea con una emergente diversa concezione.
Chi sta discriminando chi?

Maura Sacher


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