Stile e Società

Una cupola ammaliante

Quasi impalpabile, un profumo dolce che arriva dal passato pervade il Cilento a fine estate, è l’aroma inconfondibile dei fichi raccolti ed essiccati al sole sui graticci di canna intrecciata.

Dolce fragranza che da secoli narra l’immenso patrimonio culturale, storico e paesaggistico di questi luoghi, percorrendo gli antichi borghi fino alla costa, le valli e i suoi fiumi, risalendo le montagne che svettano sulle campagne visibilmente caratterizzate dai ficheti.

DSC_0133La varietà autoctona del fico cilentano appartiene al cultivar Dottato, frutto semplice dalle notevoli peculiarità organolettiche ed incline alla conservazione, proprio per tali evidenti qualità e forte della volontà di tramandare il patrimonio culturale rurale della sua terra d’origine, Antonio Longo ha realizzato insieme a Corrado Del Verme, l’opificio Santomiele.

L’elegante struttura sorta nel 1999 a Prignano Cilento in pieno centro storico, trasforma i fichi provenienti dagli appezzamenti di famiglia e da oltre 50 ficheti cilentani; qui i frutti poveri dei contadini, diventano eccellenze per palati sopraffini.

DSC_0028Sotto la super visione della responsabile qualità Annamaria Ippolito, 15 operaie specializzate, rigorosamente donne, come detta la tradizione della lavorazione del fico cilentano, si occupano artigianalmente della trasformazione dei fichi, senza utilizzo di conservanti, e del successivo confezionamento.

Deliziose produzioni si realizzano alla Santomiele, utilizzando il fico classico essiccato con la buccia e il fico sbucciato prima dell’essiccazione, quest’ultimo si presenta più grande e di colore bianco farinoso, ma entrambi si lasciano apprezzare per il profumo fine, la polpa morbida e pastosa che porta con se le note calde del territorio.

DSC_0119Altri ingredienti provenienti dalle migliori aree di produzione, fanno spesso da corredo ai fichi cilentani nella realizzazione di svariati prodotti artigianali,  un esempio è la Pigna reale, cupola di sottilissime lamelle di fichi, nocciole e pinoli uniti dal cioccolato extrafondente, ammaliante alla vista, prodigiosa al palato.

Prelibatezze dalle singolari peculiarità di pregio, delineano il profilo dalla Santomiele, mostrando il ritratto di una genuina eccellenza italiana.
Angela Merolla


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Redazione

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