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Sandro De Bruno e il vulcano

È sempre una grande e rinnovata emozione entrare in una cantina, vecchia o nuova che sia. Il silenzio in cui il vino riposa  è da sacrario: la voce si abbassa, l’olfatto si affina,  curioso.  L’ultima cantina che ho visitato è quella dell’azienda Sandro De Bruno, che ha al suo interno un autentico scrigno che brilla nel buio, sul fondo. Qui, a contatto i propri lieviti, riposano le bottiglie dello Spumante Monti Lessini Durello DOC  lavorato con il Metodo Classico. E parte da qui un ’esperienza di quelle che non si dimenticano facilmente.20160116_123257

L’azienda Sandro De Bruno si trova nella zona Soave DOC e dei Monti Lessini DOC  e produce vini di qualità. Vini ottimi con una loro “anima”, vini di cui “ci si può innamorare”.  Ad amare il loro vino sono prima di tutto i proprietari che tanto hanno investito e investono in tempo e denaro. Un’azienda che arriva dalla storia della famiglia – come ci racconta Sandro Tasoniero, nipote di colui che iniziò  quest’avventura familiare.  Sandro de Bruno appunto: nonno, padre, figlio.

Abbiamo incontrato Tasoniero nel giorno dedicato agli ospiti, che accoglie davanti al grande camino dove cucina carne alla brace e polenta, ottimi per degustare i vini messi in produzione. Un appuntamento fisso del fine settimana ben conosciuto dagli abitanti della zona e non solo.

I vini prodotti dall’azienda De Bruno hanno personalità.  Vitigni autoctoni come il I vini bianchi prodotti da vitigni autoctoni Soave DOC, Soave Superiore DOCG e Durello Superiore DOC o quelli da vitigni internazionali come Sauvignon Blanc e Chardonnay, i rossi come Cabernet Sauvignon e Pinot Nero, i vini dolci come Recioto di Soave DOCG e Passito IGT Veneto,  raccontano il territorio.

20160116_123141Entrando in cantina non possiamo fare a meno di notare le colline coltivate che ci circondano e il Monte Calvarina,  600 m s.l.m, l’antichissimo vulcano spento che regala ancora la sua preziosa mineralità ai vini qui prodotti.

La nostra degustazione inizia con il Lessini Durello DOC  Metodo Classico , un nettare speciale, di cui ci si può veramente innamorare. Prosegue con Nero Fumo anno 2010, Pinot Nero, che rilascia profumi di frutti rossi macerati, erbe e note speziate.  In un crescendo continuiamo con il Magmatico 2012 Cabernet Sauvignon avvolgente, potente, assolutamente imperdibile.
Un cambio di menù: dopo le carni  delicate del  pesce per meglio assaporare i bianchi prodotti dall’azienda. Il Durello  da Durella in purezza, il Soave Doc Colli Scaligeri, vino elegante, sapido e persistente che ci lascia ampiamente soddisfatti, e il “Seicento” un blend, un matrimonio ben riuscito tra uve quasi di montagna: Garganea di Breton, Durella e Sauvignon.

Come tutti i grandi produttori Sandro De Bruno ospita con piacere, e si confronta con altre produzioni che sono intervenute nella nostra giornata di degustazione, dove il Veneto è stato messo a confronto con   bianchi dell’Italia centrale (“Coccocciola” e Pecorino dell’azienda Marchesi de’ Cordano, “Calanchi” dell’Azienda d’Amico) e i rossi ( “Villa Tirrena” per d’Amico, “Trinità” Montepulciano d’Abruzzo DOC  Marchesi de’ Cordano,  “San Polo” Brunello di Montalcino di Allegrini,  “Sondraia” Poggio al tesoro sempre Allegrini.)

Tiriamo le somme di una giornata interessante e ci portiamo dietro i sapori intensi che quel “vecchio” vulcano regala a chi si avventura a far vino sulle sue pendici.

 

Roberta Capanni


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Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

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