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Parte dal territorio toscano l’assaggio delle nuove annate dei vini italiani

Febbraio è il mese migliore per chi ama il vino, in questi giorni infatti le cantine sono pronte a presentare i nuovi vini offrendo ai clienti il meglio della nuova annata. Tanti appuntamenti durante tutto il mese, le anteprime sono veramente numerose da seguire, per i wine lovers sarà un fiorire di fiere, sagre, cantine aperte, con tanti bicchieri in cristallo pronti ad offrire uno o cento calici di ottimi vini made in Italy, dal vino toscano a quello umbro, in un susseguirsi di appuntamenti di alto livello (fonte articolo pubblicato su corrieredelvino.it).

 
Tra i vini più amati dagli appassionati italiani sono sicuramente quelli made in Toscana, regione dalla quale parte l’assaggio delle nuove annate. Eccellenze d’annata svelano nuove bottiglie e nuovi uvaggi che si faranno ricordare, dai vini toscani a quelli del resto della penisola, per un mix di aromi a sapori tipici del territorio italiano.
Come sempre uno dei primi ad essere presentato sul mercato è il Chianti, uno dei vini italiani più amanti al mondo, il vero oro rosso di Toscana, coltivato da sempre nei territori tra Firenze, Siena, Arezzo, Pisa, Pistoia, Prato. Dolci colline e pendii poco inclinati ospitano vigne curate con amore e dedizione, che danno origine ai vitigni del vino toscano più amato e conosciuto.

 

Il Chianti è Doc solo se prodotto nella zona di origine, e se si tratta di Chianti classico deve rispettare alcune caratteristiche organolettiche e la base ampelografica presente nel protocollo. Gli uvaggi che compongono il Chianti classico sono il Sangiovese, il Canaiolo, il Colorino ed ultimamente anche del Cabernet Sauvignon e il Merlot (fonte sezione vini toscani di negoziodevino.it).

 
Un altro vino che farà la prima uscita con bottiglie nuove è sicuramente il Sangiovese, altro rosso corposo ottimo con i primi piatti e con le carni è amato dagli italiani e non solo. Il Sangiovese  è uno dei vitigni italiani più coltivati, circa il 10 % del patrimonio viticolo del Bel Paese è proprio di Sangiovese, in genere si coltiva in Romagna, Campania e persino in Toscana. Dal Sangiovese arrivano poi altri vini prestigiosissimi tra cui il succitato Chianti, il Carmignano, il Rosso Piceno Superiore, il Brunello di Montalcino, il Montefalco rosso ed ovviamente il Sangiovese di Romagna.
Tantissime sono le nuove bottiglie di Sangiovese che nei prossimi giorni saranno aperte e presentate al pubblico per un assaggio di vera tradizione vitivinicola italiana.

 
In Toscana in questi giorni si presentano anche le nuove bottiglie del Vino Nobile, un altro vino rosso toscano eccezionale ed amato, tipico di Montepulciano, territorio della provincia di Siena, votato alla produzione vitivinicola. Il Vino Nobile nasce da un saggio mix di uvaggi, il protocollo prevede l’uso del Sangiovese, che qui prende il nome di Prugnolo gentile per un dosaggio minimo del 70 per cento  e di Canaiolo nero, fino ad un massimo del 20 per cento. Si possono usare altre dosi di uvaggi neri ma in modo molto limitato, è questo uno dei più antichi vini locali, che anche per la maturazione prevede una stagionatu

 

ra di almeno due anni. Non di certo un vino toscano leggero, la sua particolare corposità lo rende molto ambito.
Un altro vino che rallegrerà le giornate di Febbraio, tra un assaggio ed una inaugurazione, è sicuramente il Sagrantino. Originario dell’Umbria, il Sagrantino viene coltivato a Montefalco, ma anche a Bevagna, Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria ed altri territorio del perugino. Vino invecchiato dal colorito intenso, si mormora sia uno dei vitigni più antichi di Italia, ed un alone di mistero lo rende ancora più prezioso.
Prepariamoci quindi a vivere un Febbraio all’insegna del vino e dell’assaggio delle sue nuove annate, per un inizio d’anno che meglio non si poteva presentare per gli appassionati enologi.


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Redazione

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