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L’imperatore e la sua corte

L’imperatore è il Nero di Troia, terzo vitigno autoctono a bacca nera più diffuso in Puglia identitario della zona centro settentrionale, che costituisce la base della denominazione Castel del Monte doc, la corte sono le aziende che fanno parte proprio del Consorzio di tutela, nato nel 1988 presieduto da Francesco Liantonio. Il simbolo è Castel del Monte, castello fatto costruire da Federico II di Svevia, imperatore del Sacro Romano Impero, patrimonio Unesco dal 1996 e la sua immagine inserita nel centesimo di Euro coniato in Italia. Molte delle aziende sono situate all’interno del Parco dell’Alta Murgia che rappresenta il più esteso Parco rurale d’Italia e uno dei più grandi del continente europeo.

IMG_7310Cefalicchio a Canosa di Puglia al confine con la Murgia settentrionale, 30 ettari di vigneto a coltivazione biodinamica certificati Demeter fin dal 1992. Splendida la dimora ottocentesca restaurata in stile rurale, un parco secolare circondato dalla piscina, un orto profumato di erbe aromatiche.

 

 

 

Cantina Tor de’ Falchi a Minervino Murge, si sviluppa su una superficie di 11 ha a circa 240 m s.l.m. nata nel 1990 grazie ai fondi del Programma di Sviluppo Rurale Puglia 2007/2013. Ispirata nelle etichette e nel design al Suprematismo, movimento artistico russo, uno spazio emozionale dove innovazione tecnologica, architettura, paesaggio rurale e vitigni autoctoni si fondono perfettamente.IMG_7416

Cantina della Riforma Fondiaria – Grifo Ruvo di Puglia fondata negli anni Sessanta per opera di alcuni produttori del territorio, vive oggi una nuova fase: stabilimento innovativo e il nuovo brand “Grifo”, lo storico simbolo della cattedrale del paese di Ruvo, si va a posizionare su etichette di assoluta eccellenza. 800 soci, 1500 ettari.

Santa Lucia a Corato un’azienda familiare che vanta continuità dal 1628, una accogliente casa di campagna ottocentesca in pietra di Trani, 15 ettari di vitigni autoctoni attualmente in fase di riconversione al biologico, tecnologie moderne in cantina e rigorosa gestione delle vigne.

Rivera nell’agro di Andria, 95 ettari di vigneti, terza generazione di viticoltori che ha fatto conoscere con il suo Falcone l’eleganza e la capacità di invecchiamento del Nero di Troia.

Cantina Vignuolo Andria, società cooperativa  fondata nel 1959 con il nome Cantina Cooperativa della Riforma Fondiaria ACLI, oggi 200 soci per circa 500 ettari.

Conte Spagnoletti Zeuli Andria, 400 ettari tra uliveti e vigneti suddivise nelle due tenute Zagaria e San Domenico, una famiglia legata da oltre quattro secoli alla storia della città. Emozionante l’antico ipogeo in cui maturano i vini del territorio.IMG_7218

Torrevento a Corato nel cuore del Parco Rurale dell’Alta Murgia, ospitata in un antico monastero in pietra del Settecento, la grande cantina realizzata nella roccia degli antichi sotterranei a una profondità di circa otto metri.

Oltre al Nero di Troia, altre due importanti varietà, il Bombino Nero particolarmente adatto alla produzione di vini rosati ed il Bombino bianco tradizionalmente associato al Pampanuto, altro autoctono del territorio.

 

Piera Genta


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Redazione

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