Tribuna

Alcisa settant’anni di mortadella

Non capita tutti i giorni di compiere 70 anni. Per l’occasione siamo stati invitati a Zola Predosa nelle sede dell’Alcisa per visitare il famoso salumificio dal quale ogni anno escono decine di migliaia di salumi e soprattutto mortadelle che portano il nome di Bologna e della sua ricca provincia in tutto il mondo.

Non a caso Bologna indica già ad esempio a Milano questa storica eccellenza gastronomica felsinea.

L’azienda nasce nel 1946 all’inizio del dopoguerra per merito di tre intraprendenti ed entusiasti  giovanotti, i gemelli Gino ed Ivo Galletti ed il loro fraterno amico Rino Brini.

Il loro nobile intento era quello di fare la Mortadella buona.

La prima sede Alcisa era ubicata in Via Riva di Reno nel retro della Antica Salumeria Reggiani. I gemelli Brini recuperarono una vecchia e tradizionale ricetta  iniziando la lavorazione della Mortadella utilizzando una stufa di legno di quercia stagionata.

Nel 2011 Alcisa è entrata a far parte del gruppo Grandi Salumifici Italiani ed è leader nazionale nella produzione del famoso prodotto Bolognese.

In questi anni ha aumentato significativamente la quota dell’export grazie alla strategia del gruppo del quale fa parte e naturalmente alla qualità del prodotto. 20160913_112528

Le tipologie proposte sono la Mortadella IGP, Alcisa Due Torri e Due Torri Gold.

Il piano di rilancio attuato dal gruppo Grandi Salumifici Italiani impostato come Brand strategico sul marchio Bolognese ha ottenuto grandissime conferme.
Il gruppo annovera 14 stabilimenti produttivi in Italia, uno in Cina, una filiale acquisti in Austria e una filiale commerciale in Francia ed in Germania.

I dipendenti del gruppo sono 1800 con buone prospettive occupazionali per il futuro. Breve ed esaustiva conferenza di introduzione e poi indossiamo protezioni apposite previste per accedere ai vari reparti.20160913_122250

Il responsabile della produzione ci spiega esaurientemente il ciclo dalla ricezione degli animali destinati agli impasti, poi passiamo alle stanze di bollitura e raffreddamento delle mortadelle.

L’ultima tappa la facciamo al reparto prosciutti: un maestro salumiere mostra la tecnica per testare lo stato del prodotto e ci illustra come lo si ottiene.

Alla fine della interessante ed istruttiva visita al salumificio ci spostiamo sulla torre terrazza della Alcisa dalla quale si domina la bassa, si intravede la cittaà e il Colle della Guardia con la Basilica di San Luca e i Colli Bolognesi di Zola Predosa che sfumano verso Bazzano.

Brindisi e aperitivo con degustazione di Prosciutto San Daniele, Mortadella ovviamente, Prosciutto Cotto e crescente normale e farcita.     T

erminato il gustoso aperitivo ci spostiamo sui Colli di Zola al Borgo delle Vigne della Cantina Gaggioli per il pranzo. Cominciamo con Spumante di Pignoletto Il Francia Brut servito con Mortadella 2 Torri Alcisa, crescentine e tigelle.

Arriva il primo:  gramigna con salsiccia e il Pignoletto Superiore DOCG, in alternativa da accompagnare al piatto c’e’ il Rosso Bologna.

La Cotoletta Petroniana come gradito secondo accompagnata da squisite patate al forno e verdure grigliate la abbiniamo con il Barbera Frizzante 2015.

Terminiamo il pranzo con una torta di pan di Spagna con la crema fregiata con il logo Alcisa e Pinza Bolognese con mostarda in mariage con Ambrosia Pignoletto Passito.

Una bella e istruttiva giornata  passata tra tante piacevolezze gastronomiche e vinicole nella ricca, dotta e grassa provincia bolognese. Personalmente sono grato a tutti coloro che hanno organizzato questa visita, ho imparato molte cose che non sapevo sulla Mortadella e sulla storia della Mia Città.
Umberto Faedi


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Redazione

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